Un viaggio nei quartieri di Milano – parte due

Noi di UniMilano abbiamo deciso di far conoscere meglio la nostra amata città ai nostri cari inquilini. Quale miglior modo se non una pratica guida suddivisa per quartieri?

Milano è tante cose, sicuramente la capitale italiana della moda e della finanza italiana, la città per eccellenza del design Internazionale, la città per antonomasia dell’aperitivo.

Allora non perdiamo tempo, allacciamo le cinture e andiamo alla scoperta di questa città e dei suoi quartieri più rappresentativi dove potrai vivere la tua esperienza milanese.

Oggi vi presentiamo Porta Romana e Porta Venezia

Porta Romana

Il quartiere di Porta Romana si colloca a Sud-Est del centro di Milano e prende il proprio nome dall’arco di Porta Romana, la più importante porta di accesso a Milano, da cui partiva la strada per l’antica Roma.

L’area di Porta Romana, nel corso degli anni, si è guadagnata la nomea di quartiere residenziale per eccellenza di Milano, cuore pulsante della vita di giovani studenti e lavoratori che qui operano, grazie soprattutto alla presenza della prestigiosa Università Bocconi, centro d’eccellenza Internazionale per la formazione manageriale.

La presenza dell’Università Bocconi con il suo recente Campus universitario, sempre più modernamente inserito nel tessuto urbano della città, fa da volano ad una intensa vita universitaria e sociale che rende Porta Romana un quartiere giovanile, vivace e marcatamente internazionale.

Non è un caso che l’inglese sia la lingua più parlata tra tutti gli studenti dei cinque continenti che giornalmente fanno jogging al Parco Ravizza sempre sorridenti e indaffarati.

Questo quartiere è anche uno dei migliori “Food district” della città con un’altissima concentrazione di Wine bar, trattorie regionali e ristoranti etnici e un vivace mercato settimanale. Ma a Porta Romana si può ancora sentire il sapore della “Vecchia Milano” degustando un caffè in uno dei bar storici o visitando luoghi e monumenti intrisi di storia meneghina.

Porta Romana è anche uno dei più importanti laboratori europei per le arti visive contemporanee grazie a “Fondazione Prada”, Istituzione unica in città, nata nel 1993, con mostre e iniziative dedicate all’arte contemporanea internazionale.

Milano guarda al futuro e in quest’ottica, Porta Romana sarà uno snodo centrale, in occasione delle prossime Olimpiadi invernali “Milano-Cortina” del 2026, grazie al Progetto “Parco Romana” che ospiterà il Villaggio Olimpico, progetto ambizioso che unirà anche la “Fondazione Prada” a Porta Romana attraverso un vasto parco.

E quando lo stress quotidiano prende il sopravvento lasciatevi “coccolare” nelle famose terme in città di QC Terme Milano” vicino all’arco di Porta Romana o nei vicini Bagni Misteriosi che d’estate offrono una meravigliosa piscina scoperta dove gustare aperitivi serali.

Porta Venezia

Quando si parla del quartiere di Porta Venezia non è semplice contenere tutti gli aggettivi per rappresentarlo al meglio; borghese, colto, multietnico, fluido, queer, vegano, sicuramente “inclusivo”. Tutto ciò lo si percepisce passeggiando per le sue strade, non è difficile infatti rendersi conto della serena convivenza e integrazione tra la comunità del Corno d’Africa “habesha” e le “sciure” milanesi, la presenza dei locali gay friendly e gli imperdibili ristoranti etnici presenti in zona.

Tra i primi quaranta quartieri più cool del mondo

L’atmosfera, la cultura, le piccole librerie, gli ampi dehors dei bar che accolgono i clienti durante gli aperitivi al tramonto, la varietà della gastronomia e il modo di vivere la notte del quartiere contribuiscono alla creazione dello “spirito di comunità” che caratterizza il quartiere. Non è un caso che, in piena pandemia, nel 2020, questo quartiere si sia guadagnato un posto tra i primi quaranta quartieri più cool del mondo secondo la rivista specializzata inglese “Time Out”.

La comunità Habesha del corno d’africa in Porta Venezia

Proprio in questo quartiere vive stabilmente una ricca ed energica comunità “Habesha” originaria del corno d’Africa, la comunità eritrea ed etiope stabilitasi a Milano a partire dalla prima metà degli Anni ’70. C’è un’area infatti, nel quartiere, compresa tra Viale Tunisia e Corso Buenos Aires (la via dello Shopping) che è arrivata a meritarsi il nomignolo di Asmarina, traendo il proprio nome dalla capitale dell’Eritrea, Asmara. La migliore testimonianza della comunità habesha in città è Love, un piccolo club gestito da una famiglia etiope molto frequentato tra i giovani, in cui si ascolta e si balla musica hip hop contemporanea e le serate sono spesso animate da DJ underground emergenti.

Porta Venezia fulcro LGBTQ+ della città

Il Rainbow District ti accoglie già a partire dall’enorme bandiera arcobaleno che riveste tutte le pareti della metropolitana. Porta Venezia è infatti il punto di riferimento culturale artistico della comunità LGBTQ+ di Milano. A giugno, mese del Pride, fra le strade di Porta Venezia si svolgono una serie di eventi ed incontri per celebrare l’orgoglio omosessuale e Piazza Bellintani diventa “Pride Square”.

Tra i locali più iconici troviamo lo storico bar Mono o il frequentatissimo Leccomilano, famoso per i suoi aperitivi tra i più buoni di tutta la città o il Memà Cafè dove potrai testare cocktail e cibo dai profumi siciliani.

L’eccellenza architettonica del quartiere nel cuore Liberty della città

Porta Venezia è anche il quartiere per eccellenza della “Belle Epoque” Milanese, depositaria dello stile architettonico più caratteristico dei primi del Novecento con i suoi straordinari edifici. Tra i più rappresentativi palazzi Liberty troviamo Casa Galimberti con la sua facciata ricoperta da piastrelle raffiguranti figure maschili e femminili in un trionfo di rami, foglie e fiori, Casa Guazzoni le cui decorazioni sono ottenute utilizzando cemento e ferro presenti nei balconi e nella facciata del palazzo. Stupendo anche Palazzo Castiglioni e l’Albergo Diurno Venezia, la struttura sotterranea, attualmente bene FAI, un bagno diurno che forniva, alla “Milano Bene” dell’epoca, una serie di servizi di lusso (terme, parrucchiere, studio fotografico, lavanderia) in un ambiente dove regnava lo sfarzo con mobilio di pregio, mosaici, statue e fontane.

Infine, una menzione va alla famosa Villa Necchi Campiglio-Bene FAI, residenza simbolo dell’epoca, oggi parte del circuito delle quattro Case Museo di Milano. La Villa, immersa in un grande giardino con piscina e campo da tennis nel cuore di Milano, è custode di capolavori d’arte dell’epoca, antesignana del Design di cui Milano è diventata Capitale nel mondo. La residenza conserva gran parte degli arredi originali ed è arricchita da una grande collezione d’arte, prodotto di opere di grandi artisti del ‘900.

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